La nostra Storia
La Fondazione "Elvio Pescarmona", ente di solidarietà sociale, trae origine dall'antico "Ospedale Civile" situato in San Damiano d'Asti, in Baluardo Montebello n° 2 , fondato ed eretto in Ente Morale il 13 luglio 1875 e costruito con l'intervento finanziario di 19 famiglie sandamianesi, riunite nella cosiddetta Congregazione di Carità, che comprendeva un reparto per "malati acuti e cronici" e un reparto per "inabili al lavoro senza assistenza".
Successivamente l'Ente venne a qualificarsi come IPAB (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza) ai sensi della legge n. 6972/1980.
Inizialmente la funzione principale fu quella di dare un letto e un pasto caldo alle persone anziane senza mezzi. Incominciò effettivamente a funzionare come Infermeria e Ospedale solo con l'inizio del Novecento quando arrivarono le Suore del Cottolengo da Torino e vennero attrezzate una sala parto, una sala operatoria e un pronto soccorso.
L'Ente fu amministrato dalla ex Congregazione di Carità fino al 1937, successivamente lo stesso fu classificato come Infermeria e la sua amministrazione divenne autonoma.
Negli anni cinquanta venne infine costruita la nuova maternità che durò fino al 1968, quando la struttura cessò di essere ospedale e divenne soltanto residenza per anziani.
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 2349 del 27 aprile 1978 il fine statutario dell'Ente consistente nel ricovero, cura e mantenimento gratuito "degli infermi poveri di ambo i sessi" fu mutato in quello dell'assistenza "degli anziani indigenti di ambo i sessi" e l'Ente assunse la denominazione di "Casa di Riposo di San Damiano d'Asti".
Nell'anno 1979, poiché il vecchio Ospedale risultava ormai in stato di degrado ed inidoneo al proprio scopo, su iniziativa e per opera del dott. Elvio Pescarmona, allora Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Ente, fu intrapreso l'iter finalizzato alla realizzazione di una nuova Casa di Riposo, che fu costruita in piazza IV Novembre n° 10, con i proventi della vendita al Comune di San Damiano nel 1980 dell'edificio del vecchio ospedale di Baluardo Montebello al prezzo di lire 150.000.000, cui si aggiunsero oblazioni varie, tra cui quella dell''azienda FACIS per complessive lire 60.054.000 ed il concorso di numerosi cittadini sandamianesi che sottoscrissero n° 213 buoni infruttiferi da lire 500.000 cadauno per un totale complessivo di lire 166.554.000.
Da allora l'IPAB ha poi, ininterrottamente, proseguito la propria attività presso la nuova struttura di piazza IV Novembre, prima mediante gestione diretta del servizio fin verso l'anno 2000 (quando venne a cessare l'apporto delle suore del Cottolengo di Torino, che per circa un secolo erano state essenziali e determinanti nella gestione del servizio erogato dall'IPAB) e successivamente, a seguito di apposita convenzione con l'Asl, mediante affidamento in concessione della gestione del servizio e della struttura in modo unitario ed integrato con i nuovi adiacenti reparti di residenza sanitaria, che nel frattempo erano stati costruiti dall'ASL su terreno ad essa ceduto gratuitamente in diritto di superficie dalla Casa di Riposo, venendo così a formare il presidio socio-sanitario, denominato "Elvio Pescarmona", in segno di riconoscenza per l'importante opera svolta da tale personalità nella storia di questo Ente, così come riconosciuto con apposita deliberazione del Consiglio di amministrazione dell' IPAB nell'anno 2003.
Ai sensi della legge regionale n. 12/2017, il presidente pro tempore della Casa di Riposo, dott. Giovanni Monticone, con nota prot.127 in data 17 dicembre 2018, presentava istanza per la trasformazione dell'IPAB in Fondazione di diritto privato, allegando uno statuto dell'Ente, adeguato alla nuova realtà e alle nuove esigenze, con più ampie finalità di solidarietà sociale in favore di persone svantaggiate, anziani e disabili.
L'istanza veniva accolta dalla Regione Piemonte con determinazione n. 90 del 31/01/2019 e la nuova fondazione veniva così iscritta al n. 1365 del registro regionale delle persone giuridiche in data 1 marzo 2017.
La nuova Fondazione Elvio Pescarmona, ente di solidarietà soci, nel perseguimento delle proprie finalità, così come è avvenuto in passato, intende avvalersi della collaborazione materiale ed economica dei cittadini appartenenti alla locale comunità sandamianese e dei comuni limitrofi, in particolare di coloro che ancora vorranno assumere la veste di "sostenitori" ai sensi dell'art. 9 dello statuto, mediante contributi in denaro o altre forme di collaborazione, come specificato con apposita deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'Ente, cui si fa rinvio.